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Il deserto dei tartari


Rimini
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In effetti sono spesso attratto dall'abbandono delle cose quando queste non hanno una loro utilità o funzione.
Questo anche se si tratta di un abbandono temporaneo.
Ci vedo una nota del nostro vivere, una strumentalità "robotica" che spesso impostiamo rispetto a ciò che ci circonda.
A questo riguardo è bene precisare che la struttura sullo sfondo versava in stato di disuso.
In maniera assolutamente migliore dei miei scatti e con una poesia toccante trovo rappresentato quello che dico nella canzone "vite" di Francesco Guccini, che se non conosci ti invito ad ascoltare.
Se ti fa piacere, naturalmente ...
Un caro saluto e ancora grazie.
Silvio.
...ma allora non ci vengo:-)
(la foto è bella)
ciao, Silvy
In realtà ho dimenticato di modificare la data di scatto ... è del 2018 !
Puoi andare tranquillamente e attendo i tuoi scatti !
Un caro saluto !
La tua foto a cui a avevo pensato quando ho scritto il commento è questa: www.ipernity.com/doc/2403204/47821964 che mi piace moltissimo e che ha anche lei questa caratteristica di una "presenza" che "guarda" con nostalgia - o è desiderio? - verso qualcosa che sfugge all'osservatore. Mi piace che, in entrambi i casi, le presenze non sono umane eppure trasmettono con forza un'emozione che ci è propria.
E' proprio un senso di privazione o di costrizione che volevo rappresentare.
Amo gli aspetti malinconici nelle foto, quando riesco cerco questi scenari per esprimermi.
Nella vita viceversa tendo molto all'ironia e il bilanciamento di questi due aspetti ha probabilmente formato la prospettiva di visuale del sessantaduenne che ora sono.
Grazie ancora per i tuoi commenti e il tempo che mi hai dedicato.
Un caro saluto !
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