primavera prigioniera

Non voglio fare paragoni imbarazzanti, ma il pensiero è andato subito ad un'altra Primavera, avvolta in un tripudio di bellezza, pace e prosperità, che il genio di Botticelli ha donato all'umanità. Qui, invece, la giovinezza della protagonista si fonde con il risveglio della natura, ma lei se ne sta di spalle, apparentemente pensierosa, e soprattutto sola. Solo adesso ci accorgiamo di quanto la ringhiera in primo piano, oltre che assomigliare sinistramente a delle sbarre di prigione, condizioni il nostro approccio alla foto e condizioni il nostro umore.
Sogni di ragazza negati e una primavera che non possiamo gustare appieno, gli effetti del virus creano ostacoli insormontabili tra di noi e con il nostro ambiente naturale.
L'epidemia sta creando pericolose barriere che sarà difficile abbattere domani, ad emergenza terminata. Sembra strano, ma sarà difficile tornare ad una stretta di mano, ad un abbraccio, ad un sorriso, ad una panchina da condividere.
La foto, comunque, è ben costruita e sa raccontare, la protagonista è messa nel posto giusto e noto anche un bel parallelismo tra il sentiero e le barre longitudinali della inferriata.
Unico consiglio: Primavera con la maiuscola, nel titolo !
Un abbraccio affettuoso
Fabio