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Veduta d'Angelo

Veduta dalla Cima dell'Angelo Grande. L'Angelo Grande (Hohe Angelusspitze in tedesco) è una montagna delle Alpi Retiche meridionali alta 3521 m s.l.m. Il corpo montuoso dell'Angelo Grande si erge ad est di Solda, nel Parco nazionale dello Stelvio. Il corpo montuoso presenta una pineta alla base e pascoli nella parte alta. Nella vallata che si apre a nord è situato il Rifugio Serristori, punto di appoggio per la risalita. Verso la cima sono visibili numerose formazioni di ardesia e di quarzi. Dalla cima si gode di un bel panorama sul gruppo Ortles-Cevedale e sui numerosi ghiacciai circostanti. Da sinistra si vedono alcune delle 13 Cime poi centralmente in primo piano la cima della Vertana (3545 mt) con subito dietro il Monte Zebrù (3735 mt) a sinistra della Vertana il mitico Gran Zebrù (3861 mt) e a destra l'imponente cima dell'Ortles (3905 mt). Visibile in forma più ravvicinata anche qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3257100

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La Specola di Padova

La Specola è uno dei simboli più rappresentativi della città di Padova e della sua storia: l'alta torre ricorda infatti la tirannia di Ezzelino III da Romano che nel 1242 aveva edificato un castello con due torri di cui la maggiore, come narrano le cronache del tempo, era il luogo in cui il tiranno teneva rinchiusi e torturava i suoi prigionieri. I successivi signori di Padova, i Carrara, nel 1374 costruirono un nuovo castello-fortificazione sui resti del vecchio come baluardo difensivo e splendido edificio decorato all'interno e all'esterno. Il 21 maggio 1761 il Senato della Repubblica di Venezia emanava un decreto con il quale istituiva un osservatorio astronomico all'Università di Padova, da adibire anche a luogo di addestramento dei futuri astronomi. Nell'archivio storico dell'Osservatorio sono ancora conservati gli antichi registri delle osservazioni astronomiche e la biblioteca.

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Un classico: Il Lago Blu e il Cervino

Il lago blu è situato a circa mezz’ora di cammino o alcuni minuti di macchina dal centro di Breuil Cervinia, sulla strada regionale che sale da Valtournenche. Contornato da larici secolari, il piccolo specchio d’acqua, essendo alimentato da acqua sorgiva, è sempre limpidissimo e consente al Cervino di specchiarvisi dentro.

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Santa Maddalena in Val di Funes

Nel fondovalle di Funes è situato il paese di Santa Maddalena. La sua posizione privilegiata, completata dallo scenario delle vette delle Odle, costituisce un amatissimo motivo fotografico, tra cui la chiesa ai piedi del Ruefen. Questa sorge proprio nel luogo in cui, secondo la leggenda, il Rio Fopal trascinò a valle, tra le acque, il riflesso miracoloso di Santa Maddalena. Visibile in panoramica ampliata anche qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2149326

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Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat

La Grande Moschea Sultan Qaboos di Muscat è uno straordinario esempio di architettura islamica moderna, che simboleggia in un certo senso la rinascita del Paese, unita alla sua voglia di modernità al passo con le antiche tradizioni. E’ l’unica moschea del Paese (e una delle poche del medioriente) aperta anche ai non musulmani, forse perché, limitare la visita a questo gioiello, sarebbe senza dubbio una vera eresia All’esterno, l’enorme edificio colpisce per il suo candore, con le raffinate architetture in marmo bianco di Carrara, circondate dai 5 minareti che rappresentano i momenti della preghiera quotidiana. Si accede a piedi scalzi alla sala della preghiera e si resta sbalorditi: l’enorme sala può ospitare 6600 persone e colpisce per la raffinatezza senza uguali. Il pavimento è interamente ricoperto dal tappeto di 4.200 metri quadri, il più grande del mondo in unico pezzo, mentre un lampadario di cristalli Swarovski realizzato dall'azienda Italiana Faustig, cattura immediatamente l’attenzione con la sua altezza di 14 metri e le oltre mille lampade, si tratta del lampadario più grande del mondo.

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Elena

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Relaxing time at Jolly Harbour beach Antigua

Antigua è considerata il gioiello delle piccole Antille, chiamata così da Cristoforo Colombo in onore di Santa Maria la Antigua, la Vergine da lui adorata a Siviglia. L’isola conserva ancora un carattere tradizionale soprattutto in alcuni quartieri di Saint John’s al di fuori dei complessi turistici. L’architettura è molto vivace e la musica scandisce i momenti della vita quotidiana al ritmo di reggae e calypso suonati da bande locali che utilizzano improvvisati strumenti a percussione ricavati dai barili del petrolio. Antigua è conosciuta come l’isola delle 365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno. Tra le spiagge più belle Fryes Beach, Darkwood Beach, ampia spiaggia di fine sabbia bianca lambita da mare azzurro, Johnsons Point, Half Moon Bay che è considerata la più bella di Antigua, e Long Bay, una tranquilla baia protetta dal reef. Il mare è turchese e di un blu intenso più al largo, ideale per gli amanti dello snorkeling.

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Vasilyevsky Island with Kunstkamera Museum

L'isola Vasilyevsky è una delle maggiori isole sulle quali sorge San Pietroburgo, separata dall'isola dei Decabristi dalla Piccola Neva e in parte affacciata sul golfo di Finlandia. Sull'isola si trovano numerosi monumenti ed edifici di notevole importanza artistica e storica l'Università di San Pietroburgo, la cui sede si trova nei Dodici Collegi, il Museo navale militare centrale, fino al 2013 ospitato nel palazzo della Borsa, l'Accademia russa di belle arti, la sede pietroburghese dell'Accademia russa delle scienze, la Kunstkamera e il rompighiaccio Krasin. Non va dimenticato inoltre lo scalo passeggeri del porto marittimo della città.

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Interno della Chiesa del Salvatore o del Sangue Versato

CHIESA DEL SALVATORE O DEL SANGUE VERSATO DI SAN PIETROBURGO Con le sue molteplici cupole, la Chiesa del Salvatore o del Sangue Versato è diventata uno dei simboli più riconoscibili di San Pietroburgo da quando è stata riaperta al pubblico nel 1997. Costruita in memoria dello zar Alessandro II, che fu vittima di un attentato perpetrato dal gruppo terroristico Volontà del Popolo nel 1881, la Chiesa della Resurrezione di Cristo (questo è il suo nome ufficiale) doveva essere un luogo privato di cordoglio per la morte dello zar. Furono i bolscevichi ad aprire al pubblico le elaborate porte di questa chiesa incredibile, ma la struttura non era stata concepita per accogliere migliaia di persone, per cui gli interni cominciarono subito a risentirne. In seguito alla chiusura delle chiese ordinata da Stalin negli anni ’30, l’edificio venne adibito a magazzino degli articoli più svariati, dalle patate alle scenografie teatrali. Nei primi anni ’70, dopo decenni di abbandono, fu finalmente avviato un processo di restauri che però procedette a rilento in quanto il clima politico non era ancora sufficientemente aperto nei confronti della religione. Oggi è ricordata soprattutto come la chiesa dei tempi lunghi: ci vollero 24 anni per costruirla e 27 per ristrutturarla. Vale la pena visitarla per i mosaici che decorano le pareti interne, realizzati da 30 artisti su una superficie di 7000mq.
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