architecture
ricordi dei miei viaggi e immagini della mia Liguria
Il chiostro romanico di Elne
|
|
|
|
Un quadrato di cielo catalano teso su un Giardino delle Meraviglie: questo il chiostro di Elne, con la sua popolazione immobile di uomini, bestie e piante fra reale e immaginario, scolpita da antiche mani in un marmo dai teneri colori pastello.
Meraviglia che questo gioiello sia potuto sfuggire nei secoli all'incuria, alla violenza e all'avidità. Nei primi decenni del '900, ad esempio, i tesori romanici della regione furono saccheggiati da loschi personaggi, come un certo antiquario, che vendette due volte il chiostro di St.Génis des Fontaines, o il leggendario George Gray Barnard, rapace pseudo-artista americano, che fece mercato del chiostro di St.Michel di Cuxa, spedendolo a New York. Anche allora Elne rimase intatta.
Alta sulla pianura e ammantata nella sua dignità millenaria, Elne che sopravvisse a invasioni, assedi e saccheggi sfuggì anche alla moderna minaccia della venalità che nulla ama né rispetta.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © fotomie2009 - Nora Caracci
Besalú - Pont Vell
|
|
|
|
dedicated to Ron
Besalú - Garrotxa - Spain
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © fotomie2009 - Nora Caracci
Genova, la Lanterna
|
|
|
|
Simbolo della città di Genova, sita sul promontorio di Capo di Faro, la Lanterna, con i suoi 77 metri di altezza, è il faro più alto del Mediterraneo, il secondo in Europa.
L’attuale costruzione risale al 1543, ma fin dal XII secolo esisteva una torre di struttura simile, nata come torre di guardia per annunciare l’arrivo di imbarcazioni sospette e divenuta nel tempo anche faro, sulla cui sommità si bruciavano fascine per segnalare ai naviganti l’accesso al porto. Nel 1326 vi si installò la prima lanterna ad olio di oliva, la cui luce era concentrata in un fascio grazie a cristalli trasparenti prodotti da maestri vetrai liguri e veneziani.
Nel Quattrocento la torre fu adibita a prigione e custodì, tra gli altri, il re di Cipro.
Agli inizi del Cinquecento fu edificata la fortezza della Briglia, voluta da Luigi XII per le truppe che presidiavano la città: i genovesi, insorti contro i francesi, la bombardarono, danneggiando anche la Lanterna, ridotta a “mezza torre”.
Nel 1543 essa venne ricostruita e le antiche merlature furono sostituite. Da allora la Lanterna superò senza gravi conseguenze il bombardamento navale del Re Sole alla fine del Seicento, i combattimenti del 1746 dopo la rivolta di Portoria, i bombardamenti della seconda guerra mondiale, nonché innumerevoli momenti di intemperie naturali (fino a quando, nel 1778, non fu dotata di impianto parafulmine).
In tempi più recenti la potenza del faro aumentò notevolmente, sia per l’introduzione di più moderni sistemi ottici (data 1840 il sistema rotante con lenti di Fresnel), sia per l’introduzione di nuovi combustibili: il gas di acetilene (1898), poi il petrolio pressurizzato (1905), fino all’elettrificazione del 1936.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © fotomie2009 - Nora Caracci
Aigues-Mortes
|
|
|
|
Un po' di storia, presa da Wikipedia:
In origine gli abitanti vivevano di pesca, caccia e della produzione del sale prodotto in numerose piccole paludi salate situate lungo la riva del mare.
Nel Medioevo tutta la regione era sotto il controllo dei monaci dell'Abbazia di Psalmodie.
Nel 1240 Luigi IX di Francia, con l'obiettivo di ottenere per il suo regno uno sbocco sul Mediterraneo, ottenne dall'Abbazia, grazie ad uno scambio, il controllo del villaggio e delle terre circostanti; insieme ottiene anche il controllo delle imposte sulla produzione del sale.
Luigi IX fece costruire una strada di accesso tra le paludi ed una torre, Tour Carbonniere, con funzioni di vedetta e controllo di accesso al villaggio.
In seguito, tra il 1242 e il 1248, fece costruire una torre di maggiori dimensioni, Tour Constance,e un castello, oggi scomparso, sulle rovine dell'antica torre Metafère, con lo scopo di proteggere la città e il suo nascente porto e alloggiare la guarnigione.
Fu dal porto di Aigues-Mortes che Luigi IX salpò due volte per partecipare alla settima crociata, nel 1248, ed alla ottava crociata nel 1270 su flotte interamente armate dai genovesi.
Da questi fatti deriva la credenza popolare che in epoca medievale Aigues-Mortes fosse direttamente sul mare. In effetti il porto, oggi parzialmente interrato, si trovava nello stagno della Marette ed era collegato al mare dal Canal-Viel.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © fotomie2009 - Nora Caracci
a photographer in Genoa
|
|
|
|
the very elegant galleried hall of palazzo Doria Tursi (or Palazzo Niccolò Grimaldi)
Genova - Liguria - Italy
Questo è il cortile interno di fronte all'entrata, circondato da bellissime gallerie, del palazzo comunale genovese, fatto costruire da Niccolò Grimaldi a partire dal 1565 e poi acquisito da Andrea Doria per il figlio, duca di Tursi, a cui si deve l'attuale nome.
Fu inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova, divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. L'edificio è sede del Comune di Genova e fa parte del polo museale della città.
-------
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Arles - Place de la Republique
|
|
|
|
The Obélisque d'Arles ("Arles Obelisk") is a 4th-century Roman obelisk, now erected in the centre of the Place de la République, in front of the town hall of Arles, was first erected under the Roman emperor Constantine II in the centre of the spina of the Roman circus of Arles. After the circus was abandoned in the 6th century, the obelisk fell down and was broken in two parts.
It was rediscovered in 14th century. And it was re-erected in its current location in 17th century on top of a pedestal designed by Jacques Peytret.
The fountain at the base was designed by Antoine Laurent Dantan in 19th century.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Portici senza fine
|
|
|
|
Acqui Terme - Piemonte - Italia
Un po' di storia antica:
Già nell'età del bronzo, la zona fu abitata da popolazioni Liguri, in particolare dalla tribù degli Statielli il cui centro principale, Carystum, si trovava probabilmente nel luogo in pace con Roma. Il Senato infatti si pronunciò per la prima volta a favore di una popolazione "barbara" e decretò la liberazione ed il risarcimento degli sconfitti. Tra il II ed il I secolo a.C. si formò il centro urbano denominato Aquae Statiellae o Aquae Statiellensium, ad indicare che l'antico popolo, ormai romanizzato, non venne disperso.
L'importanza della città crebbe con la costruzione nel 109 a.C. della via Emilia Scauri, che univa Dertona a Vada Sabatia (le odierne Tortona e Vado Ligure), passando per Acqui e per il Passo di Cadibona. In età imperiale questa via fu ridenominata via Julia Augusta: essa era tra i maggiori collegamenti terrestri e congiungeva la pianura Padana, attraverso la Riviera di Ponente, con la Gallia Narbonense e la Spagna.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Pont Eiffel - Girona - Catalunya
|
|
|
|
Pont de les Peixateries Velles
Tra i vari ponti che attraversano il fiume Onyar, ce n'è uno molto particolare, in ferro dipinto di rosso, che si trova proprio in corrispondenza delle cases penjades. È il ponte Eiffel, un ponte di ferro costruito da Gustave Eiffel nel 1877, lo stesso ingegnere che dopo qualche anno ideò la torre di Parigi. L'opera era stata progettata dall'ingegnere francese per essere posta all'interno della sua abitazione parigina. In seguito la città di Girona decise di acquistarla per sostituire un'antica pedana di legno rossa (come il colore del ponte) costruita sul fiume Onyar dai pescatori.
Una iscrizione sul ponte recita:
« Questo ponte venne costruito nell'anno 1877 per la casa di G. Eiffel di Parigi, fu installato in questo luogo dove prima c'erano delle passerelle rosse. La sua costruzione costò alla città 22.500 pesetas. »
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
geometrie in rosa :)
|
|
|
|
Finale Ligure, Liguria, Italia
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
il Castello Reale di Racconigi
|
|
|
|
foto fatta a un'incisione che si trova all'ingresso e che offre una visione d'insieme del castello come appare oggi dopo i vari interventi ed aggiunte che si sono susseguite nei secoli.
L'ultima è di epoca ottocentesca ed è dovuta a Carlo Alberto di Savoia che volle ingrandirlo aggiungendo le ali laterali.
Qui sotto le due facciate, cliccabili
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Castello Reale di Racconigi
|
|
|
|
questa è la visione di come appare oggi il castello dall'ingresso principale, con la facciata settecentesca di gusto neoclassico e parte delle ottocentesche ali laterali.
Qui sotto il lato opposto con la facciata seicentesca e una visione d'insieme, cliccabili.
Invece, in Pip, potete vedere il dettaglio dei nidi di cicogna costruiti lassù, sui vasi decorativi!
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Castello Reale di Racconigi
|
|
|
|
questa panoramica include l'inizio del parco, immenso, e la facciata seicentesca del castello
Qui sotto il lato opposto con la facciata settecentesca
e una visione d'insieme
entrambe cliccabili.
Se cliccate sulla cartina e scegliete la visione ibrida, avrete la visione reale del castello e del parco.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Una serra maestosa - royal hot green house
|
|
|
|
si trova nel parco del Castello Reale di Racconigi, notare i nidi delle cicogne su alcune cuspidi.
Questa bellissima struttura risale a metà dell'ottocento e per l'epoca era un gioiello non solo architettonico, ma anche dal punto di vista del riscaldamento, veramente d'avanguardia. Riusciva infatti a ospitare piante da frutto esotiche oltre ad altre mediterranee, in una regione che d'inverno vede spesso temperature sotto lo zero.
Ora, pur restaurata, per mancanza di fondi è chiusa e inutilizzata.
Se cliccate sulla cartina e scegliete la visione ibrida, avrete la visione reale del castello e del parco.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Cicogne a Racconigi
|
|
|
|
hanno fatto il nido su vasi ornamentali posti agli angoli del tetto del castello reale (come si nota nella visione d'insieme sottostante, cliccabile)
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Genova, porto antico - Il Bigo
|
|
|
|
Progettato da Renzo Piano per le Colombiadi del 1992, il nome e il design si ispirano al bigo, ovvero la gru usata per il carico e lo scarico delle merci nel porto di Genova.
Il Bigo possiede, oltre a una funzione di immagine, anche una funzione strutturale (sostenere il tendone della piazza delle feste lì vicino) e una turistica: possiede infatti un ascensore panoramico che sale fino a 40 m di altezza e ruota a 360 gradi; al suo interno, la vista della città di Genova è guidata, con sottofondo musicale, tramite pannelli scritti e voce guida in diverse lingue che indicano i palazzi e le strutture degne di nota. Quando è attivo, l'ascensore parte da terra ogni 10 minuti. Posso testimoniare, merita !
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Pont Vell - Besalú
|
|
|
|
Questa foto è un ricordo della bellissima giornata trascorsa in visita alla preziosa cittadina Catalana che vi consiglio di non perdere se capitate da quelle parti.
Il ponte che vedete è di origine romanica (secolo XI), ma ha subito vari rimaneggiamenti, come ad esempio le torri fortificate, di epoca medioevale più tarda, che furono erette per far pagare il pedaggio.
L'ultimo intervento fu la ricostruzione di un paio di arcate che erano state fatte saltare dai repubblicani, durante la guerra civile, per impedire il passo alle truppe franchiste.
La particolare struttura angolare è legata all'esigenza di sfruttare punti saldi rocciosi nel letto del fiume (il Fluvià) per una posa sicura dei piloni.
Oggi è meritatamente il simbolo della città.
Il suo nome significa Ponte Vecchio.
Qui sotto una foto (cliccabile) che mostra la torre fortificata costruita all'ingresso del ponte e quindi della città.
English: The first reference we have to the bridge dates from the 11th century, and it has been rebuilt a number of times over the years. It has seven arches and is characterized by its angular form, a result of the placing of the pillars over the natural stones of the river. It is 105 meters long and 30 meters high, including the defense tower.
In the medieval times, a county pagus was installed in the fortified tower, an obligatory toll paid to enter the town.
The bridge was dynamited during the Civil War and later rebuilt by the architect Pons Sorolla, under the criteria of the State Architecture Office.
It is now the symbol of the town and the most suitable entry point into the old town.
---------------
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Le vecchie pietre di Ménerbes
|
|
|
|
Another castle for Ron :)
Ménerbes è un affascinante borgo medioevale fortificato, costruito su uno sperone roccioso a foma di naviglio.
Citato nel 1081 come "Menerba", deriva forse il suo nome da quello della dea Minerva.
Il sito fu abitato fin dal neolitico (lo testimonia il Dolmen della Pichouno) fino al Medioevo senza interruzione, l'imponente cittadella fu costruita a partire dal XII secolo e numerosi sotterranei testimoniano l'attività nel borgo nel Medioevo.
Divenne feudo di lmbert d'Agoult nel dodicesimo secolo, fu poi proprietà della regina Jeanne (contessa di Provenza) nel quattordicesimo, che la donò a Jacques d'Arcussia di Capri.
Durante le Guerre di religione Ménerbes si distinse come centro importante del protestantesimo assediato dalle forze cattoliche reali.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
San Pietro in Carpignano
|
|
|
|
Dirimpetto a Valleggia, oltre il torrente Quiliano, preceduta dai resti di un magnifico viale di secolari cipressi, sorge la Chiesetta di San Pietro in Carpignano, nota in zona come "San Pè di coi" (San Pietro dei cavoli) essendo circondata da campi e terrazzamenti coltivati a orto.
Le più antiche notizie su questo sito risalgono ad un documento di cessione di diritti di proprietà del 1180 e poi all’atto di vendita dei possedimenti di Ottone del Carretto ai consoli savonesi: atto in cui la chiesa figura citata come termine al confine tra i due territori in questione....
Si può ritenere il complesso sicuramente risalente ad epoca pre-romanica ma costruito su preesistenze ben più antiche, sono state ritrovate vestigia di una villa romana.
Dell'originale impianto in stile romanico rimane visibile il vicino campanile in laterizio, poggiante per un angolo su una colonna di reimpiego, forse della stessa villa romana, e la presenza di una bella porta ad arco falcato sulla muratura perimetrale.
L’aspetto dell’edificio , a navata unica ad abside semicircolare rivolta a sud , restò immutato fino al XVII secolo (1710 , epoca in cui venne restaurata per volere della signora Annamaria Gavotti ).
Per anni e anni tutto è silenzio intorno alla Chiesetta. Nel 1995 viene applicato alla zona un primo vincolo archeologico e del 1996 sono i primi rilevamenti e ritrovamenti archeologici regolari.
Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission.
All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
Jump to top
RSS feed- Latest items - Subscribe to the latest items added to this album
- ipernity © 2007-2024
- Help & Contact
|
Club news
|
About ipernity
|
History |
ipernity Club & Prices |
Guide of good conduct
Donate | Group guidelines | Privacy policy | Terms of use | Statutes | In memoria -
Facebook
Twitter