Nora Caracci's photos with the keyword: chiostro

Mistica atmosfera

12 Jun 2023 21 10 291
Arles - Saint Trophime - Chiostro Patrimonio UNESCO Buona settimana a tutti, ci rivedremo la prossima. Questo serve da avviso anche per i miei amici co-amministratori e/o moderatori dei vari gruppi, grazie per l'attenzione. E nei gruppi dove nessuno mi aiuta, grazie per la pazienza !

Arles - Saint Trophime

14 May 2023 41 21 348
Il Chiostro sui suoi capitelli è scolpita l'intera Bibbia, infatti è definita "la Bibbia di pietra" Patrimonio dell'UNESCO PS: non è un monocromo Explored

chiostro della Cappella Sistina

11 Jan 2022 15 8 361
Adiacente alla Cattedrale di Savona, la struttura (monumento visitato da più di quarantamila turisti all’anno in tempi "normali") fu costruita nelle sue forme attuali intorno alla fine del XV secolo. Racchiude, assieme al Palazzo vescovile, quanto rimane dell’antico convento francescano. In esso hanno avviato la loro vita religiosa i futuri papi savonesi Sisto IV e Giulio II. Sul lato destro rispetto alla mia foto, si apre la nostrana Cappella Sistina, voluta da Sisto IV come mausoleo per i suoi genitori Della Rovere. La mia foto è antecedente ai recenti restauri, il chiostro non si presentava molto bene, perciò l'ho un po' rimaneggiata con un sepia Do not use my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

Tutti pazzi per i fiori

16 Jan 2020 18 11 589
Francia - Arles - Espace Van Gogh in nota uno di quei fiori ;-) History: The huge quadrilateral building of the Hôtel-Dieu was built in the 16th and 17th centuries during a period of great prosperity and modernisation in the city. In keeping with the city's tradition of hospitality, the Hôtel-Dieu was host to a famous inmate in the person of Vincent Van Gogh (he was committed here after the infamous episode of cutting off his left earlobe in December 1888) , who painted several pictures of it. The courtyard has been extensively planted out to resemble as closely as possible his famous painting "Le Jardin de l'Hôtel de Dieu". Do not use my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

Ripoll - Monestir de Santa Maria

08 Mar 2018 15 7 631
Visitar Santa Maria de Ripoll és acostar-se a un dels edificis més bells i evocadors de Catalunya. La portalada, la basílica i el claustre, en fan un conjunt únic, un gaudi per als amants de l’art. Ripoll, monestir de patronatge comtal, va ser fundat vers el 879-880 per Guifré el Pelós, comte d’Urgell, Cerdanya, Girona-Besalú i Barcelona, dins un pla molt ambiciós d’afermament del seu poder a l’alta vall del Ter i en territoris de més al sud, que des de la revolta d’Aissó (826-827) havien restat desorganitzats i amb una població molt minsa. PiP Do not use my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

Un luogo e un destino fatali

27 Oct 2015 61 43 1147
St. Paul de Mausole, St-Rémy-de-Provence, France Questo (altra visione qui sotto) è il chiostro del monastero trasformato in ospedale psichiatrico che ospitò per circa un anno Van Gogh, dopo che il genio tormentato si era amputato l’orecchio ad Arles. In quel lasso di tempo dipinse 150 opere tra oli e acquerelli, alcune delle quali capolavori immortali. L'ospedale è attivo ancora oggi, con ben altri metodi di cura; tra questi anche la arte-terapia, ritenuta molto utile alla riabilitazione dei malati. La parte visitabile è ovviamente molto limitata, in essa è stata anche ricostruita la camera di Van Gogh che in realtà si trovava in un'altra zona. Explored Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

Un chiostro multicolore - Abbazia di Saint-Génis-d…

13 Jan 2015 31 14 968
Il chiostro dell'antico Monastero Benedettino venne realizzato nel corso del XIII secolo, completato nel 1271. Giochi di colore sono presenti nelle varietà di marmo utilizzate per i capitelli e i fusti delle colonnine. Ha una storia molto travagliata: con l'abolizione dell'abbazia al tempo della Rivoluzione francese, il chiostro venne suddiviso tra diversi proprietari privati. Nel 1924 un antiquario parigino ne acquistò i tre quarti e li fece smantellare, sostituendo alle colonnine dei pilastrini in mattoni. Fatte realizzare delle copie, l'antiquario poté vendere due chiostri completi più piccoli: uno fu sistemato in una residenza privata in Francia e l'altro andò al museo archeologico di Philadelphia. Due archi con le loro tre colonnine furono donati al Louvre nel 1925, mentre il quarto lato del chiostro, ancora in situ, venne in tale occasione dichiarato monumento nazionale. Negli anni settanta lo Stato riacquistò gli elementi del chiostro che erano stati sistemati nella residenza privata, comprendenti la maggior parte dei capitelli originali, e il Louvre cedette le arcate in suo possesso, mentre i materiali esportati negli Stati Uniti non poterono essere recuperati. Gli elementi recuperati furono nuovamente sistemati al loro posto tra il 1986 e il 1987, rimpiazzando quelli mancanti con copie moderne scolpite nella stessa pietra. Il restauro è stato completato nel 1994. Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

un chiostro variopinto

30 Oct 2014 47 27 1536
è quello della Abbazia di Saint-Génis-des-Fontaines - Rossiglione - Francia. Il chiostro venne realizzato nel corso del XIII secolo ed era già completato nel 1271. È stato ipotizzato che vi fosse anche un chiostro precedente, che sarebbe raffigurato nelle arcate in cui sono inseriti i personaggi ai lati del Cristo nel rilievo dell'architrave del portale, ma non se ne è rinvenuta traccia. I capitelli che sorreggono le arcate del chiostro duecentesco sono in stile romanico tardivo. Sono scolpiti in forme diverse con rilievo più pronunciato agli angoli e che si appiattisce sulle facce principali. Si è ipotizzato che i rilievi potessero essere in origine dipinti. Giochi di colore sono presenti nelle varietà di marmo utilizzate per i capitelli e i fusti delle colonnine. Ha una storia avventurosa: Con l'abolizione dell'abbazia durante la Rivoluzione francese, anche il chiostro venne suddiviso tra diversi proprietari privati. Nel 1924 un antiquario parigino ne acquistò i tre quarti e li fece smantellare, sostituendo alle colonnine dei pilastrini in mattoni. Fatte realizzare delle copie, l'antiquario poté vendere due chiostri completi più piccoli: uno fu sistemato in una residenza privata in Francia e l'altro andò al museo archeologico di Philadelphia. La motivazione che i capitelli e i crittogrammi dovessero essere bonificati da un fungo e per questo trasportati in laboratori specializzati degli Usa, era in realtà un espediente per asportare reperti storici e agalmonici che testimoniavano che la sindone fosse custodita da Fridericus Yaesou Six Rex Sancta Propago Staufer Friius Stoffensi Domi Sicene Sveve Fontis , ovvero il figlio di Federico II ed Isabella d'Inghilterra, che era sepolto nell'abbazia con la moglie Elisabetta d'Asburgo ed alcuni figli. Ed infatti un capitello reca l'aquila di Federico II ed il giglio di Isabella d'Inghilterra ed addirittura sul frontespizio di un altro capitello è visibile un abbate che ostenta la sindone, con lo stemma degli antichi Conti d'Anjou (totem solare) di Isabella d'Inghilterra sulla spalla destra e sulla sindone lo stemma d'Angoumois, madre di Isabella d'Inghilterra, terza moglie di Federico II. Due archi con le loro tre colonnine furono donati al Louvre nel 1925, mentre il quarto lato del chiostro, ancora in situ, venne in tale occasione dichiarato monumento nazionale. Negli anni settanta lo Stato riacquistò gli elementi del chiostro che erano stati sistemati nella residenza privata, comprendenti la maggior parte dei capitelli originali, e il Louvre cedette le arcate in suo possesso, mentre i materiali esportati negli Stati Uniti non poterono essere recuperati. Gli elementi recuperati furono nuovamente sistemati al loro posto tra il 1986 e il 1987, rimpiazzando quelli mancanti con copie moderne scolpite nella stessa pietra. Il restauro è stato completato nel 1994. Explored Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © Nora Caracci

Il chiostro romanico di Elne

28 Jun 2013 29 20 1749
Un quadrato di cielo catalano teso su un Giardino delle Meraviglie: questo il chiostro di Elne, con la sua popolazione immobile di uomini, bestie e piante fra reale e immaginario, scolpita da antiche mani in un marmo dai teneri colori pastello. Meraviglia che questo gioiello sia potuto sfuggire nei secoli all'incuria, alla violenza e all'avidità. Nei primi decenni del '900, ad esempio, i tesori romanici della regione furono saccheggiati da loschi personaggi, come un certo antiquario, che vendette due volte il chiostro di St.Génis des Fontaines, o il leggendario George Gray Barnard, rapace pseudo-artista americano, che fece mercato del chiostro di St.Michel di Cuxa, spedendolo a New York. Anche allora Elne rimase intatta. Alta sulla pianura e ammantata nella sua dignità millenaria, Elne che sopravvisse a invasioni, assedi e saccheggi sfuggì anche alla moderna minaccia della venalità che nulla ama né rispetta. Do not use any of my images on websites, blogs or other media without my explicit written permission. All rights reserved - Copyright © fotomie2009 - Nora Caracci