Church
Tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan, l'è on gran Milan
Campanili, cupole e torri Moscovite
Una Mosca diversa visibile qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1797651
Grandioso palcoscenico a cielo aperto e testimone di tutti gli eventi storici che hanno visto protagonista la Russia, la Piazza Rossa è un vero e proprio scrigno di tesori.
Troneggia su tutto la splendida Cattedrale di San Basilio, complesso di nove cappelle e cupole a cipolla dai colori sgargianti.
Fatta costruire da Ivan il Terribile per celebrare le proprie vittorie, l’opera fu progettata dall’architetto che secondo la leggenda fu poi accecato per impedirgli di dar vita ad altre imprese di pari bellezza.
Fiancheggia la piazza con le sue mura orientali, il simbolo del potere politico russo: il Cremlino, che annuncia la sua maestosa presenza con alte torri, tra cui il campanile di Ivan il Grande, l’antica Torre dei Segreti, la gotica Torre del Redentore e la Torre Kutafya.
Santuario Madonna della Corona
Costruito su una scogliera verticale sul Monte Baldo, il Santuario della Madonna della Corona, che si trova sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, si raggiunge attraverso un sentiero panoramico.
Originariamente il sito ospitava un eremo, la chiesa attuale fu costruita nel 1530 diventando santuario solo nel 1625, quando i cavalieri di Malta fecero riedificare la chiesa. La sua relativa inaccessibilità ha conservato il sito che è giunto quasi intatto fino al ventesimo secolo.
Visibile anche qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2708257
Interno della Chiesa del Salvatore o del Sangue Versato
CHIESA DEL SALVATORE O DEL SANGUE VERSATO DI SAN PIETROBURGO
Con le sue molteplici cupole, la Chiesa del Salvatore o del Sangue Versato è diventata uno dei simboli più riconoscibili di San Pietroburgo da quando è stata riaperta al pubblico nel 1997.
Costruita in memoria dello zar Alessandro II, che fu vittima di un attentato perpetrato dal gruppo terroristico Volontà del Popolo nel 1881, la Chiesa della Resurrezione di Cristo (questo è il suo nome ufficiale) doveva essere un luogo privato di cordoglio per la morte dello zar.
Furono i bolscevichi ad aprire al pubblico le elaborate porte di questa chiesa incredibile, ma la struttura non era stata concepita per accogliere migliaia di persone, per cui gli interni cominciarono subito a risentirne.
In seguito alla chiusura delle chiese ordinata da Stalin negli anni ’30, l’edificio venne adibito a magazzino degli articoli più svariati, dalle patate alle scenografie teatrali.
Nei primi anni ’70, dopo decenni di abbandono, fu finalmente avviato un processo di restauri che però procedette a rilento in quanto il clima politico non era ancora sufficientemente aperto nei confronti della religione. Oggi è ricordata soprattutto come la chiesa dei tempi lunghi: ci vollero 24 anni per costruirla e 27 per ristrutturarla. Vale la pena visitarla per i mosaici che decorano le pareti interne, realizzati da 30 artisti su una superficie di 7000mq.
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